La destra, la sinistra e la zona d’ombra
In Italia c’è la destra e c’è la sinistra. Da sempre. O meglio, da quando c’è l’Italia. E’ sempre questo dualismo serrato, preso per posizione, al di là anche del dibattito ideologico, al di là del “sono d’accordo” o “sono contrario”. La questione è sempre e solo essere di destra e di sinistra. Non stiamo parlando di Berlusconi. Berlusconi non è un politico, forse è giunto il momento di risvegliarsi, abbiamo passato questa lunga notte della Repubblica Italiana, le luci sono già in vista all’orizzonte. Forse adesso ricomincerà un dibattito politico. Forse no. Perchè la destra e la sinistra non esistono più. Che dualismo c’è? Nessuno. Insulti, dibattiti quasi al limite della violenza. Idee? Nessuna. La destra. Marco Travaglio è di destra. E’ un allievo di Montanelli, forse il più grande giornalista italiano. Versa una parte del suo stipendio alla Casa delle libertà, ma non per sostegno elettorale. Ha perso il processo di una querela. D’Alema è di sinistra. E’ questo è immensamente più triste di un Berlusconi presidente del Consiglio. Chi non è d’accordo con la destra è di sinistra, sembra essere l’assioma di massima. Schierati? Ma dove. Burattini come tanti. I burattini non si schierano. Si spostano tirati dai fili. Destra. Sinistra. Se sei contro sei comunista. No, chico. Non sono comunista. Il sogno di Marx è morto, l’hanno assassinato i russi e i cinesi. Adesso ci fa troppo paura per essere una minaccia per il potere. Io non sono comunista. Io sono nella zona d’ombra. Quella zona che avete cancellato dai telegiornali, quella zona che chiamate del nemico, quella zona che vi si ribella sempre contro. Sono quelli che distruggevano a Milano, perchè la rabbia spesso fa cose immensamente stupide. Sono Alfredo Pieroni (redazione del Corriere della Sera, un uomo di quasi ottant’anni, che ha visto nascere la democrazia di questo paese), che piange all’assemblea per il nuovo direttore del suo giornale, quando parla del licenziamento di Biagi e di Santoro. Sono la furia cieca di un ragazzo che cresce in un paese semi-libero . Sono il triste futuro del nostro mondo, figlio di un capitalismo acrobatico, sempre in bilico su una fune ormai troppo sfilacciata per reggermi…
Destra, Sinistra. Cazzate. E’ solo chi comanda e chi subisce, come dai secoli dei secoli. Amen.
Destra Sinistra
Giorgio Gaber
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