15 Gennaio 1972
La Fiat 128 del sindacalista della CISNAL Corrado Ferrara viene bruciata dalle Brigate Rosse.
L’auto viene bruciata poco prima dell’alba in Via Lorenteggio a Milano.
Le azioni trovano spiegazione in un comunicato diffuso in zona Lorenteggio:
“Compagni, con la crisi di governo e con il ricatto di nuove elezioni politiche, la dittatura borghese cerca di frenare lo sviluppo delle lotte proletarie. Ora vuole ottenere la pace sociale, non più attraverso un progetto riformista, ma con il progetto armato della «destra nazionale».
In parlamento, con l’unione delle forze che hanno determinato l’elezione fascista di Leone. Nei tribunali, con i magistrati che liberano i fascisti e condannano i compagni. Nei quartieri, con la polizia e con i fascisti che collaborano sempre più strettamente per stroncare il movimento di resistenza popolare. Nelle fabbriche, con i padroni che ci licenziano e ci denunciano; con i capi sempre più trasformati in spie e poliziotti; con la polizia e i fascisti armati che attaccano i picchetti; con il rilancio della CISNAL per rompere la nostra unità. Compagni, di fronte a questo progetto, che ha come base la repressione armata, la nostra risposta non può essere solo il voto. Compagni, nostro compito fondamentale è ora organizzarsi e armarsi per schiacciare tutti i nemici del popolo.
[…]Tutti i porci che persevereranno nella loro attività antipopolare subiranno la giustizia proletaria. Niente resterà impunito! Tutto il potere al popolo armato.
Brigate rosse
Comando di zona Lorenteggio.
- Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
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