Aforismi di un pazzo

Main Menu

  • Politica
    • Accadde oggi
    • L’alba dei funerali di uno Stato
      • Chi sono le Brigate Rosse
      • Archivio
      • Documentazione
      • Fonti
    • Nessuno è Stato
      • Francesco Lorusso
      • Giorgiana Masi
      • Carlo Giuliani
      • Federico Aldrovandi
  • Scrittura
    • On Writing
      • Abulafia
      • Aforismi di un pazzo
      • Nuovi Racconti
      • Poker di donne
      • Vortici d’emozioni
    • Music 4 your Soul
    • Perle di cellulosa
    • Ufficio Informazioni Inutili
  • Recensioni
    • Film
    • Libri
    • Storia
  • Proponi un romanzo

logo

  • Politica
    • Accadde oggi
    • L’alba dei funerali di uno Stato
      • Chi sono le Brigate Rosse
      • Archivio
      • Documentazione
      • Fonti
    • Nessuno è Stato
      • Francesco Lorusso
      • Giorgiana Masi
      • Carlo Giuliani
      • Federico Aldrovandi
  • Scrittura
    • On Writing
      • Abulafia
      • Aforismi di un pazzo
      • Nuovi Racconti
      • Poker di donne
      • Vortici d’emozioni
    • Music 4 your Soul
    • Perle di cellulosa
    • Ufficio Informazioni Inutili
  • Recensioni
    • Film
    • Libri
    • Storia
  • Proponi un romanzo

Login

Welcome! Login in to your account
Lost your password?
Register

Lost Password

Back to login

Register


Carica la tua immagine! Ricorda che un’immagine quadrata e leggera (intorno ai 20 kB) funziona meglio!



Back to login
Brigate Rosse
Home›L'alba dei funerali di uno Stato›Brigate Rosse›9 Maggio 1974

9 Maggio 1974

By zorba
9 Maggio 1974
161
0
Share:

Scoppia una rivolta nel carcere di Alessandria, a pochi chilometri dalla prigione del Popolo di Mario Sossi.
Le Brigate Rosse emettono il Comunicato n°5.

Nel carcere di Alessandria (a pochi chilometri dalla “prigione” dove i brigatisti tengono Sossi), scoppia una rivolta: tre detenuti armati catturano un gruppo di ostaggi (personale carcerario), e chiedono la libertà in cambio del loro rilascio.

Sul posto vengono fatti affluire reparti di carabinieri guidati dal generale Dalla Chiesa. Fingendo una trattativa, il procuratore Carlo Reviglio della Veneria e il generale preparano un’azione di forza.

L’esito del blitz è disastroso: 7 morti (di cui 5 fra gli ostaggi) e 14 feriti.

Scriverà Franceschini:

«I giornali presentarono la vicenda come fosse direttamente collegata con il sequestro Sossi, ed esaltarono l’azione di Dalla Chiesa arrivando a definirla come la prova generale di quello che sarebbe potuto succedere una volta trovata la prigione di Sossi.

Per noi, chiusi con il magistrato a non più di 15 chilometri dal luogo della strage, quella minaccia fu più concreta che mai. Feci leggere i giornali al prigioniero e ne fu terrorizzato: intuì, ancora una volta, come la sua vita fosse strettamente collegata alle nostre, quelle di cui parlavano i giornali non erano soltanto minacce ma avvertimenti precisi.

Quella volta Sossi restò un po’ in silenzio, come stesse valutando lucidamente la situazione. Poi si rivolse a me: “So che la mia vita, per lo Stato, non vale nulla. Però nella mia attività di magistrato mi sono capitate tra le mani inchieste particolarmente delicate, che ho insabbiato per ordini superiori e di cui conosco bene gli estremi. Se ve le racconto e voi le rendete pubbliche forse riusciamo a salvarci tutti”.

E cominciò a parlarci di un traffico di diamanti con una nazione africana in cui, in cambio delle pietre preziose, venivano fornite partite di armi. Il tutto con la complicità di Catalano, allora capo della squadra politica della questura di Genova e uomo di fiducia di Taviani. Ci sembrò di entrare nei segreti dello Stato, le rivelazioni di Sossi ci esaltarono, le rendemmo pubbliche. Fu da quel momento che noi e Sossi diventammo realmente complici»

Nel frattempo un gruppo di amici di Mario Sossi raccoglie un riscatto da offrire alle Brigate Rosse in cambio della liberazione. Raccolgono quasi 300 milioni di lire. A fare da intermediario pare debba essere un ambiguo personaggio che comparirà a breve nella storia delle Brigate Rosse: Silvano Girotto (alias Padre Leone, alias Frate Mitra) un frate cattolico finito a fare il guerrigliero in America Latina e ora rientrato in Italia.

Anche la moglie di Sossi cerca di contattare i brigatisti, avendo

proposte concrete da sottporvi. Chiedo un dialogo o un contatto diretto. Posso comunicare telefonicamente o con messaggi scritti nella forma e con le modalità che mi verranno indicate da voi. Posso venire personalmente, accompagnata da persona provata di assoluta fiducia e prestigio, nel luogo e nelle condizioni che mi verranno indicate. Detta persona può venire anche sola. Verrei io stessa da sola se non temessi per le mie bambine già tanto addolorate in questi giorni. Assicuro comunque il più assoluto segreto: la garanzia maggiore, per voi, è sapere mio marito nelle vostre mani.

Le Brigate Rosse restano assolutamente indifferenti a queste ricerche di contatto.

Sossi comincia quindi a parlare. La sera le Brigate Rosse depositano il messaggio a Genova, in una cassetta delle lettere di Via Goito 18. Impaziente, il «postino» telefona due volte, a distanza di mezz’ora, alle redazioni del «Corriere Mercantile» e del «Secolo XIX». E rischia di essere sorpreso da due cronisti precipitatisi sul posto.Il tono del documento è aspro, risentito. Sono i brigatisti ora a prendere le distanze dai rappresentanti del sistema, dagli uomini del governo. Il documento è intitolato “Non trattiamo con i delinquenti!”.

Testo Integrale del Comunicato n°5 del Sequestro Sossi

“Non trattiamo con i delinquenti!

1. Perché Taviani vuole fare di Mario Sossi un “eroe morto”? Taviani non è un “uomo forte.” È un uomo che trema, un uomo che ha paura. Dietro la sua difesa dello stato democratico non ci sono tanto motivi morali e politici, ma bassi motivi di delinquenza comune. È vergognoso per le “istituzioni democratiche” che sia così; ma è più vergognoso ancora che forze presunte di sinistra tacciano come gangs mafiose e si raccolgano intorno a lui. E ora diciamo perché.

2. Tutto il traffico clandestino di armi di Genova (e non solo di Genova, perché vi sono solidi contatti anche con Milano) è controllato, diretto e rifornito dal dottor Umberto Catalano. Attraverso questa “rete” che passa per una serie di armerie genovesi, di cui una è la armeria Diana di Traverso Renzo e del fascista Lantieri entrambi confidenti e strumenti dell’ufficio politico, viene rifornita la delinquenza comune e viene tentata l’infiltrazione nei gruppi rivoluzionari. È anche con questo strumento che si è cercato di incastrare i compagni del 22 Ottobre.
Questo traffico consente al dottor Catalano e ad una serie di sottoufficiali dell’ufficio politico di Genova di incamerare lauti guadagni. E’ direttamente dalla questura di Genova che escono i mitra “Mab” perfettamente efficienti che riforniscono il mercato. Esiste a tale riguardo un procedimento penale, che finora è stato tenuto coperto dagli alti vertici della magistratura (Coco e Castellano).
Questo fatto è a conoscenza del ministro Taviani il quale fornisce la sua autorevole copertura a questa attività criminale dell’ufficio politico di Genova. Adesso si capisce perché nelle così sbandierate “operazioni di ordine pubblico” vengono trovati tanti depositi di armi. E si capisce anche perché Taviani preferirebbe oggi fare di Sossi un “eroe morto”; se necessario su questa squallida vicenda potremo fornire anche una documentazione dettagliata. Per questo rispondiamo al ministro di polizia: non trattiamo con i delinquenti!

3. È il momento in cui ciascuno si deve assumere le sue responsabilità. Spetta alla magistratura concedere la libertà provvisoria agli 8 compagni del 22 Ottobre. Nella fase attuale è la corte di appello di Genova che deve decidere. In uno “stato di diritto” fondato sulla separazione dei poteri, il governo non può minimamente intervenire. Spetta alla magistratura decidere se rendersi complice o meno della volontà criminale del ministro degli Interni.
Ripetiamo: vogliamo libertà per Mario Rossi, Giuseppe Battaglia, Augusto Viel, Rinaldo Fiorani, Silvio Malagoli, Cesare Maino, Gino Piccardo, Aldo De Scisciolo.

4. Anche sotto il fascismo i compagni comunisti venivano tacciati come delinquenti, criminali e banditi. La classe operaia di Genova deve scioperare non al fianco di Taviani ma per la liberazione degli 8 compagni del 22 Ottobre! Per il comunismo.

Si chiedono perché Paolo Emilio Taviani voglia far diventare Sossi un martire e perché le “forze di sinistra” li dipingono come gang mafiose.

Ribadiscono inoltre la richiesta di liberazione per i detenuti della 22 Ottobre.

Taviani viene trattato come un delinquente, vengono fatte rivelazioni sul traffico di armi (grazie alle rivelazioni di Sossi) che fanno rabbrividire magistrati e poliziotti di Genova. Gli appunti di Sossi e il verbale dell’interrogatorio verranno rielaborati dalle BR ed inviati come relazione a “L’Espresso”.

Insieme al comunicato viene diffuso anche un altro messaggio di Sossi alla moglie.

Visto l’atteggiamento che l’UMI ha tenuto nei suoi confronti (consigliando alla politica di non cedere al ricatto delle BR), Sossi dichiara l’intenzione di dimettersi dall’associazione:

“Cara Grazia, stai tranquilla e tieni tranquille le bambine e la mamma. Sto bene e riconfermo i miei precedenti messaggi. Ora per mia esclusiva iniziativa, ti prego di comunicare al segretario generale dell’UMI, a Roma, dottor De Matteo, Palazzo di Giustizia, la mia irrevocabile decisione di dimettermi dall’UMI con effetto immediato. Prosegui la tua battaglia. Baci a voi tutti Mario.”

AudioImmaginiVideoFonti
nessun audio presente
nessun immagine presente
nessun video presente
  • Archivio ‘900

Testi

  • Pino Casamassima, Il libro nero delle Brigate Rosse
  • Sergio Flamigni, La sfinge delle Brigate Rosse. Delitti, segreti e bugie del capo terrorista Mario Moretti.
  • Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
TagsAldo De SciscioloArmeria DianaAugusto VielCesare MaigenovaGino PiccardoGiuseppe Battagliagrazia sossil'espressoLantierimario rossiPaolo Emilio TavianiPaolo Francesco CastellanoRenzo TraversoRinaldo FioraniSilvio MalagoliUmberto CatalanoUMIXXII ottobre
Previous Article

7 Maggio 1974

Next Article

10 Maggio 1974

0
Shares
  • 0
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Related articles More from author

  • Brigate Rosse

    30 Marzo 1980

    30 Marzo 1980
    By zorba
  • Brigate Rosse

    28 Aprile 1974

    28 Aprile 1974
    By zorba
  • Aldo MoroBrigate Rosse

    10 Aprile 1978

    10 Aprile 1978
    By zorba
  • Brigate Rosse

    5 Maggio 1974

    5 Maggio 1974
    By zorba
  • Brigate Rosse

    26 Aprile 1974

    26 Aprile 1974
    By zorba
  • Anni di piombo

    27 Agosto 1974

    27 Agosto 1974
    By zorba

Leave a reply Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

L'alba dei funerali di uno stato

    Words of Fame

    “Non importa. Prova ancora. Sbaglia ancora. Sbaglia meglio.”

    — Marcela Serrano, Dieci donne

    Seguici su Facebook

    • LATEST REVIEWS

    • TOP REVIEWS

    • Recensione di Carrie di Stephen King

      7.3
    • Recensione di Ritorno a Villa Blu di Gianni Verdoliva

    • Recensione di L’Agnese va a morire di Renata Viganò

      7.2
    • Recensione di Calci e sputi e colpi di testa di Paolo Sollier

    • Recensione di Riccardino di Andrea Camilleri

      7.2
    • Recent

    • Popular

    • Comments

    • Immagine di copertina di Carrie di Stephen King

      Recensione di Carrie di Stephen King

      By zorba
      27 Dicembre 2024
    • Il problema è che il resto del mondo prima o poi va a dormire

      By zorba
      6 Gennaio 2024
    • clifford d simak

      Citazioni di Clifford D. Simak: “Fanno sul serio, Ann…

      By zorba
      2 Aprile 2021
    • ritorno a villa blu

      Recensione di Ritorno a Villa Blu di Gianni Verdoliva

      By zorba
      1 Aprile 2021
    • citazioni di dan simmons

      Citazioni di Dan Simmons: “La folla ha passioni…

      By zorba
      31 Marzo 2021
    • Tecniche di seduzione

      Tecniche di seduzione

      By zorba
      28 Dicembre 2011
    • DDL Scalfarotto

      DDL Scalfarotto: il fascismo cattolico

      By zorba
      5 Marzo 2014
    • sogni infranti

      Sogni infranti

      By zorba
      26 Maggio 2010
    • L'arcobaleno della gravità

      L’arcobaleno della gravità

      By zorba
      30 Giugno 2016
    • Bollito misto con mostarda

      Bollito misto con mostarda

      By zorba
      14 Ottobre 2011
    • Stefano Zorba
      on
      19 Agosto 2022

      5 Giugno 1975

      Da Sergio Flamigni, La ...
    • daniele
      on
      22 Luglio 2022

      5 Giugno 1975

      Salve, esattamente la notizia ...
    • Paolo Carlo Buccini
      on
      27 Dicembre 2020

      17 Giugno 1970

      Complimenti Stefano, lei ha ...
    • Citazioni di Giuseppe Truini: È il giornalismo del degrado... su Aforismi di...
      on
      20 Maggio 2020

      Di polvere e di altre gioie

      […] Giuseppe Truini, Di ...
    • Citazioni di Giuseppe Truini su Aforismi di un pazzo: "Le domande sono..."
      on
      20 Maggio 2020

      Di polvere e di altre gioie

      […] Giuseppe Truini, Di ...

    Timeline

    • 27 Dicembre 2024

      Recensione di Carrie di Stephen King

    • 6 Gennaio 2024

      Il problema è che il resto del mondo prima o poi va a dormire

    • 2 Aprile 2021

      Citazioni di Clifford D. Simak: “Fanno sul serio, Ann…

    • 1 Aprile 2021

      Recensione di Ritorno a Villa Blu di Gianni Verdoliva

    • 31 Marzo 2021

      Citazioni di Dan Simmons: “La folla ha passioni…

    Accedi

    Tutto il materiale presente su questo blog è rilasciato sotto licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia

    Friends

    • AlterNative
    • imPerfezioni
    • Linea di Confine
    • Nella Gabbia del Merlo
    • NoTAV Brescia
    • Se un ribelle spento

    Seguici

    • Aforismi di un pazzo su Facebook
    • Aforismi di un pazzo su Twitter
    • Aforismi di un pazzo su Instagram
    • Aforismi di un pazzo su Tumblr
    • Aforismi di un pazzo su YouTube
    • Privacy Policy
    • Contattaci