Circolo Chiuso
Circolo chiuso è un romanzo di Jonathan Coe pubblicato da Feltrinelli nel 2005.
La banda dei brocchi di Jonathan Coe si legge tutto d’un fiato.
Ci si appassiona alle vicende, si vuole sapere ad ogni costo come finiranno le storie di questi adolescenti che sono la scusa di un affresco preciso dell’Inghilterra degli anni Settanta.
Grande è la gioia quando alla fine una nota dell’autore preannuncia che ci sarà un seguito intitolato “Circolo chiuso”.
Purtroppo devo dire che questo seguito non è all’altezza delle aspettative.
Benjamin Trotter nonostante sia sposato non ha dimenticato la sua vecchia fiamma Cicely, fa il commercialista e il suo vecchio romanzo sembra chiuso a chiave per sempre in un cassetto, mentre il fratello Paul è sempre più egoista e sempre più assetato di potere.
Su questo sfondo si muove l’Inghilterra degli anni Novanta, tra Londra e Birmingham, e nonostante le pennellate di Coe non perdano vigore, non riusciamo più ad affezionarci ai personaggi, che ci rimettono forza, sogni e compassione.
Intendiamoci, il libro non è scritto male. Anzi, tutto il contrario. Ma i colpi di scena ci fanno precipitare in un baratro di tristezza e di delusione, dopo averli seguiti, incoraggiati ed ammirati nel libro precente.
Come se quegli adolescenti, una volta cresciuti, fossero diventati degli odiosi burattini del sistema, privi di speranze; come se si fossero accontentati delle vite che gli sono crollate addosso invece di cercarsi la grande vita, il grande amore, la realizzazione dei loro desideri. Come se si fossero accontentati.
Ma forse è proprio questa la forza di questo romanzo: spesso le premesse di grandi esistenze che vediamo in molti adolescenti, magari anche in noi stessi alla magnifica età di 18-19 anni, crollano con il tempo… Si scende a patti con la vita, e la vita vuole sempre un prezzo, più o meno salato a seconda di quello che si chiede.
[…] da “Aforismi di un pazzo“ […]
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