Hyperion
Hyperion è un romanzo di fantascienza di Dan Simmons pubblicato da Mondadori nel 1993 nella traduzione di G.L. Staffilano, primo dei due romanzi che fanno parte del Ciclo di Hyperion.
700 anni dopo il XXI secolo l’umanità si è sparsa nella galassia dopo la distruzione della Terra avvenuta a causa di un errore nella sperimentazione di piccoli buchi neri per viaggiare nello spazio in maniera simultanea. 250 miliardi di esseri umani sono sparsi su vari pianeti collegati nella Rete e sotto il governo dell’Egemonia.
Fuori dalla Rete, ma prossimo ad entrarci, c’è il pianeta Hyperion (così chiamato da un poema incompiuto del poeta inglese John Keats), uno pianeta ricco di anomalie fisiche, magnetiche e temporali, sul quale un demone/mostro, lo Shrike, sembra uscire dalle Tombe del Tempo per uccidere i viandanti che vi si dirigono.
Mentre l’Egemonia è sull’orlo di una guerra con gli Ouster, esseri umani evolutisi a gravità zero e fuori dalla rete, sette pellegrini vagano verso Hyperion alla ricerca dello Shrike, per motivi personali ma anche per scongiurare la guerra.
Il romanzo è strutturato come i Racconti di Canterbury, con un racconto per ogni pellegrino che cerca di fare chiarezza su una trama misteriosa e appassionante.
Hyperion si divide in:
- Prologo
- Il racconto del prete: l’uomo che si lamentò di Dio
- Il racconto del soldato: gli amanti di guerra
- Il racconto del poeta: canti di Hyperion
- Il racconto dello studioso: il fiume Lete sa di amaro
- Il racconto dell’investigatrice: il lungo addio
- Il racconto del console: ricordando Siri
- Epilogo
Citazioni da “Hyperion”
“L’onda d’urto degli eventi si muove nel tempo come un’increspatura in uno stagno”
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