Un covo di vipere
Un covo di vipere è romanzo di Andrea Camilleri pubblicato da Sellerio Editore nel Giugno 2013, l’ennesima indagine del Commissario Montalbano.
Un sogno del commissario viene interrotto dal canto di un usignolo, invece che dalla solita telefonata di Catarella. Poi Montalbano scopre che in realtà non è un uccello, ma un barbone che si esprime in un italiano perfetto e senza accenti, che comincia ad incuriosirlo. Proprio mentre sta per cominciare a domandare al barbone della sua vita passata, arriva la telefonata dal commissariato che annuncia un nuovo omicidio.
La vittima è il ragionier Cosimo Barletta, incensurato, con due figli, un maschio e una femmina.
Inutile dire che nulla è come sembra.
E’ incredibile come gli ultimi libri di Camilleri siano ultimamente uno completamente identico all’altro. Un sogno iniziale interrotto. Personaggi marginali che all’improvviso assurgono al centro della scena. Un colpevole improbabile. Il lieto fine.
Estremamente banali e ripetitivi. Eppure ogni volta che ne esce uno, io me lo leggo. E nonostante razionalmente mi dica che non c’è nulla di nuovo e che è una perdita di tempo, passo un pomeriggio piacevole a leggerlo.
Forse è l’essere affezionato ai personaggi, che sono complessi e sfumati nonostante la banalità delle azioni. Forse per le ambientazioni di una bellissima Sicilia che lotta per uscire dal suo passato mafioso.
Forse per rendere omaggio ad uno scrittore che ha capito che a quasi novant’anni si può permettere di criticare tutto e tutti senza alcuna ritorsione, e senza dovere nulla a nessuno, né sponsor o finanziatori occulti.
Visitor Rating: 3 Stars