La canzone di Susannah
La canzone di Susannah è un romanzo di Stephen King pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2004, sesto volume della saga de La Torre Nera.
Pubblicato nel 2004, “La canzone di Susannah” è il sesto libro della saga de “La Torre Nera” scritta da Stephen King.
E’ un libro che fa da tramite tra la storia quasi estranea alla ricerca della Torre, quella dei contadini di Calla Byrn Sturgis che chiedono il loro aiuto per difendersi dai Lupi, e il precipizio di eventi che condurranno alla fine della ricerca.
Dopo la vittoria sui Lupi del ka-tet di Roland di Gilead, Mia figlia di Nessuno, una personalità nella mente di Susannah Dean, la costringe ad abbandonare il Medio-Mondo per partorire il suo “tizio”, figlio biologico per mirabolanti circostanze della stessa Susannah e dell’ultimo pistolero, Roland di Gilead. Nel lasciare il Medio-Mondo porta con sè la Tredici Nera, la sfera magica in grado di aprire porte sui mondi e sul tempo, e in particolare la porta introvata sulle montagne intorno a Calla Byrn Sturgis.
Grazie all’aiuto dei Manni, viaggiatori nello spazio e nel tempo, Roland, Eddie, Jake e Padre Callahan vengono catapultati nelle ultime due aperture della porta: New York 1999, dove Susannah e Mia devono incontrare i servi del Re Rosso che le aiuteranno a partorire il bambino, e East Stoneham 1976, dove devono convincere Calvin Torre, proprietario di un lotto di terreno abbandonato dove si erge una rosa selvatica solitaria che è la manifestazione della Torre Nera, a vendere alla Tet-Corporation.
Compare anche un altro personaggio. Stephen King.
Citazioni da “La canzone di Susannah”
“Il mondo è morto, i mondi, la Torre sta cadendo, un trilione di universi si fondono, e tutto è Discordia, tutto è rovina, tutto è finito.”
“Questo è un posto fra i tempi […]; un posto dove le ombre vengono cancellate e il tempo trattiene il fiato”
“Nel Paese della Memoria il tempo è sempre Ora.
Nel Regno dell’Allora gli orologi ticchettano… ma le loro lancette non si muovono mai.
C’è una porta introvata
(O perduta)
e la memoria è la chiave che la apre.”
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