La vita l’universo e tutto quanto

La vita l’universo e tutto quanto è un romanzo di Douglas Adams pubblicato da Mondadori nel 2003.
“La vita l’universo e tutto quanto” è la terza parte della Guida Galattica per gli Autostoppisti, Douglas Adams affronta un tema insolitamente serio: il razzismo. Solo che lo fa a suo modo, ovviamente. Senza schemi, in modo talmente assurdo da essere quasi credibile.
Si, perché la popolazione del pianeta Krikkit odia in modo indiscriminato qualsiasi essere nell’universo che non sia un nativo di Krikkit. Non che siano cattivi. Il problema è che vogliono sterminare tutta la vita nell’universo, perché Krikkit dev’essere l’unico pianeta di esseri viventi esistente. Razzismo? Xenofobismo? Certo. Insieme alle sue cause principali: l’ignoranza e dei Governanti beceri e corrotti. Vi ricorda qualcosa?
Quanto sarebbe cambiata l’Italia facendo leggere questo libro a Bossi (posto che sia in grado di leggere)?
Nel romanzo compare anche Prak. Un personaggio secondario, che però possiede la domanda fondamentale la cui risposta è 42. Adesso volete leggerlo, eh?
Citazioni da La vita l’universo e tutto quanto
“La bistromatica, in fondo, non è che un metodo nuovo e rivoluzionario per comprendere il comportamento dei numeri. Così come Einstein notò che il tempo non era assoluto ma dipendeva dal moto dell’osservatore nello spazio, e che lo spazio non era assoluto ma dipendeva dal moto dell’osservatore nel tempo, altri hanno notato che i numeri non sono un assoluto, ma dipendono dal moto dell’osservatore nei ristoranti”
“Si chiamava Wowbagger l’Eterno Prolungato, ed era un essere che aveva uno scopo preciso nella vita. Non un gran bello scopo, come lui stesso era pronto ad ammettere, ma se non altro era uno scopo. […] Il proposito in sostanza era questo: insultare l’Universo. Il che significava insultare tutti i suoi abitanti. Insultarli uno per uno, con offese personali, e (un progetto audace, indubbiamente) in ordine alfabetico”
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