Intervista a Giorgio Borroni, l’autore di Zombie Mutation
Per la prima volta mi trovo a “fare un intervista” ad un autore, Giorgio Borroni. Ovviamente non su richiesta dell’autore stesso, ma perché dopo aver letto Zombie Mutation alcune cose mi hanno incuriosito molto.
Per questo ho ricontattato Giorgio e gli ho fatto alcune domande:
SZ: Innanzitutto, perché hai scelto di auto-pubblicarti?
GB: Perché auto-pubblicarmi? Beh, ho lavorato per alcune case editrici e in una abbastanza grande quando ero in servizio mi avevano messo a “sopprimere” speranze di esordienti: leggi, stronca e invia una lettera all’interessato con un bel “No grazie”. Molti per incapacità o spocchia lo meritavano anche, una telefonò anche in redazione sbraitando che lei aveva vinto il Premio Pinco Pallino e quindi meritava la pubblicazione… però a dire il vero il Fantasy e l’Horror erano visti un po’ come la peste, a meno che non fossero cloni di Harry Potter o Twilight. Mi sono auto-prodotto, quindi, per non rimbalzare sul muro di gomma. E uso il termine “produzione” perché ho deciso di realizzare un prodotto più professionale possibile. Per questo mi sono rivolto a una agenzia per l’editing e a un attore professionista per la lettura.
SZ: Il tuo romanzo è stato pubblicato in epub, ma anche in audiolibro mp3. Perché hai scelto anche questo formato? Credi che sia il futuro della lettura?
GB: L’incontro con gli audiolibri è stato casuale, per prepararmi a un concorso ascoltavo in auto i libri che non avevo tempo di leggere. Poi è diventata una passione. Adoro andare in auto e ascoltare storie, apprezzare classici come i Miserabili che dall’alto dei loro 5 tomi spaventerebbero chiunque… in più le voci degli attori (perché è bene dirlo, sono letture espressive di professionisti, non di software con la voce stile “annuncio dei treni in arrivo”) ti calano subito nell’atmosfera del romanzo. Se l’audiolibro è il futuro? Lo credo e lo spero proprio: all’estero sono popolarissimi, la gente ha capito che basta infilarsi un paio di cuffie, andare a fare jogging o al mare ed essere proiettati nella narrazione, come se si vivessero le scene in prima persona.
SZ: La tua storia sembra ambientata nel midwest rurale americano, il Nebraska, o il Wyoming. Sono posti che conosci? Perché questa ambientazione?
GB: No, sono posti che non conosco, mai stato in USA. In realtà i paesaggi collinosi e brulli sono la Toscana d’estate… mi potrai chiedere: perché non ambientare Zombie Mutation in Maremma? Mi è venuto così, di getto, Crane è molto simile a Clint Eastwood come personaggio e sono contento che tu abbia colto la citazione.
SZ: Nel tuo romanzo parli di “Opliti di Cristo”, che sembrano un’estremizzazione del pensiero cattolico che vede gli zombie come un castigo divino. Una scelta politica? Una casualità?
GB: Ah, domanda spinosa, ma sono lieto che tu me l’abbia fatta… In realtà l’ispirazione di Zombie Mutation mi è venuta 10 anni fa, ma sono pigro e non ho molta fiducia in me stesso, quindi l’ho messo per iscritto solo l’anno scorso. Dieci anni fa dunque… beh un mio amico cercava di rimorchiare una tipa che apparteneva a un culto, una specie di setta di fanatici ultra-cristiani e per non mollarlo da solo andai al mare con loro. Ne sono uscite fuori delle perle favolose, la tipa che diceva che aveva rifiutato il dottorato in chimica per stare vicina alla sua “chiesa”, un altro tizio invece sosteneva che a un certo punto Gesù gli aveva detto che doveva smettere di suonare la batteria nei gruppi metal per non essere “controllato” dal Maligno. Ah, sì, c’era pure un’altra tipa che sosteneva che i terremoti sono provocati dalla coda del Diavolo stile Godzilla e che i reperti dei dinosauri sono dei falsi perché lei era creazionista. Insomma, con tutto il rispetto per chi crede (per me puoi essere anche Pastafariano o un Juggalo, non mi importa), cominciai a immaginarmi un mondo governato da persone con questa mentalità… il vedere una punizione ovunque, essere schiavi delle superstizioni… gli zombie sono venuti di conseguenza.
SZ: Giorgio, ti ringrazio per aver soddisfatto le mie curiosità. Vuoi dirci altro?
GB: Ti ringrazio tantissimo per l’interesse mostrato per la mia opera, voglio cogliere l’occasione per ringraziare lo staff de Ilnarratore.com per aver creduto in me e lo staff della agenzia “Escrivere.com” per aver valorizzato al meglio il mio prodotto.