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LibriRadici
Home›Radici›Libri›Romance di Chuck Palahniuk – Recensione

Romance di Chuck Palahniuk – Recensione

By zorba
18 Aprile 2017
2152
1
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romance

Romance è una raccolta di racconti di Chuck Palahniuk pubblicata da Mondadori nel 2016, tradotto da Gianni Pannofino.

Informazioni su 'Romance'
Titolo: Romance
Autore: Chuck Palahniuk
ISBN: 9788804665137
Genere: Racconti
Casa Editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 2016-10-18
Lingua: Italiano
Formato: Paperback
Pagine: 336
Goodreads
Anobii

romanceNon apprezzo le raccolte di racconti. Non riesco mai ad affrontarle con il giusto entusiasmo e spesso mi dimentico delle storie che invece potrebbero essere interessanti. Le uniche eccezioni sono quelle di Stephen King: mi piace troppo come scrive e molto spesso i suoi racconti sono quasi dei romanzi brevi (o romanzi veri e propri, come “La nebbia” contenuta della raccolta Scheletri).

Anche per Chuck Palahniuk, uno dei miei scrittori preferiti, ho fatto un’eccezione. Ho cominciato Romance con entusiasmo, forse anche troppo.

Driiin! Driiin!

Un racconto surreale in cui un figlio cerca di far ridere il padre, malato  terminale di cancro. Veramente discutibile, sia nella scrittura che nel contenuto.

Eleanor

Un racconto pesante e senza molto senso, il cui unico obiettivo sembra di essere quello di implementare parole senza senso o fuori contesto all’interno della narrazione in prima persona del protagonista. Esperimento riuscito (e complimenti al traduttore!) ma anche qui non un racconto che vale il tempo speso per leggerlo.

Di come Scimmia si sposò, comprò casa e trovò la felicità a Orlando

Stavo quasi cominciando a pensare di mollare la lettura (e in realtà per un paio di giorni l’ho fatto) quando ho cominciato questo racconto. I personaggi di questo racconto sono animali, e finalmente ritrovo la scrittura asciutta e i dialoghi che mi hanno fatto adorare Palahniuk, insieme ad una storia assurda con protagonisti animali antropomorfi. Se “Dannazione” era la rivisitazione dell’inferno dantesco, questo racconto (e poi molti altri all’interno del romanzo) sono le Fiabe di Esopo in versione Palahniuk. Deliranti e divertenti.

Zombi

Un altro racconto buono: Griffin Wilson inventa la teoria della De-Evoluzione, che consiste nell’applicarsi il defribillatore alle tempie e farsi un elettroshock definitivo per essere felici. E se la teoria si diffondesse a tutti gli studenti di un liceo? A tutti i giovani del mondo? Una buona storia, molto Palahniuk.

Perdente

Un altro buon racconto, in cui il protagonista, sotto LSD, partecipa ad un particola quiz televisivo. Divertente e assurdo.

Red Sultan’s Big Boy

L’ennesimo buon racconto, sempre molto Palahniuk come trama e contenuti: un cavallo viene acquistato da un padre per la sua ragazzina per una miseria perché protagonista di un video virale a sfondo sessuale, di cui ovviamente il padre non sa nulla. Riflessioni e considerazioni interessanti al mergine di una storia ai limiti dello splatter.

Romance

Il racconto che dà il titolo alla raccolta (almeno in italiano, il titolo originale come al solito non c’entra nulla: Make Something Up: Stories You Can’t Unread). Probabilmente uno dei peggiori.

Cannibale

Cannibale non parla di un cannibalismo, almeno non direttamente. Ma è un racconto divertente e sboccato a sfondo sessuale, assurdo al punto che ti chiedi quanto sia delirio e quanto sia metafora di una vita folle.

Perché Coyote non aveva mai le monete per il parchimetro

Un’altra moderna favola di Esopo: spero davvero che raccolga e ampli questa idea, perché le favole di Chuck Palahniuk sarebbero qualcosa da non perdere.

Fenice

Un racconto così così: buona la scrittura, tipicamente Palahniuk, ma quello che ne esce è un racconto lento e difficile, soprattutto se paragonato a molti altri della raccolta.

I fatti della vita

Un padre spiega al figlio il sesso. Ovviamente il padre è un pazzo furioso, il figlio anche. Quello che ne esce è un altro buon racconto.

Pubblicità telefonica

Un racconto lento e non scritto benissimo, ma che sullo sfondo esprime in modo abbastanza netto una critica al buonismo che non è supportato da effettive riflessioni di carattere etico.

Il principe Rospo

Questa non è molto favola di Esopo, ma è una rivisitazione di un’altra fiaba: quella del rospo che viene baciato e si trasforma in principe. Ovviamente qui è tutto ribaltato, come è solito fare lo scrittore: il rospo non è un rospo ma un’insieme di escrescenze da malattie sessualmente trasmissibili coltivate su un pene umano, talmente modificato da essere ormai un essere autonomo. Riuscirà la ragazza a baciare questo rospo?

Fumo

Una lunga dissertazione sul linguaggio. Interessante e scritta bene, ma starebbe meglio in un saggio che in un racconto in cui le parole vengono messe in bocca a protagonisti a caso giusto per giustificarne la classificazione.

Fuochista

Forse uno dei migliori racconti della raccolta. Un festival hippy nel deserto, un omicidio e un colpevole improbabile. Il tutto scritto da Palahniuk come solo Chuck sa fare. Sarebbe stato fantastico come romanzo a sé, davvero un peccato non aver sviluppato questo contesto e questo ambiente. Palahniuk avrebbe davvero scritto un’altra bellissima storia. Quello che resta è un ottimo racconto.

Liturgia

Un racconto che ha l’obiettivo di stupire e schifare. Non un granché, soprattutto leggendolo dopo il precedente.

Perché formichiere non è mai arrivato sulla Luna

Un’altra favola di Esopo. Sul bullismo. Forse gli manca un po’ di forza nella scrittura, ma è una bella storia con una sua morale.

Riporto

Un racconto paranormale, seguendo i deliri dell’autore. Sufficiente, ma non spettacolare.

Spedizione

Un uomo abbandonato dal padre, vorrebbe scrivere un libro sugli abitanti di quelle zone emarginate di ogni città fatte di deformità, dissoluzione, prostituzione e alcolici a basso prezzo. Per questo fa come Darwin e cerca di sperimentare i personaggi di cui vuole scrivere. Una trama interessante anche se un po’ scontata. Ma la scrittura è piacevole e si legge in fretta.

Mister Elegant

Un bel racconto, con i personaggi emarginati e dissociati di Fight Club ma con una narrazione completamente diversa, in cui il protagonista si descrive e si reinventa in poche pagine. Ovviamente in modo delirante e senza senso.

Il tunnel dell’Amore

Un racconto sull’eutanasia. Scritto da Palahniuk, quindi oltre il limite dell’assurdo.

Inclinazioni

Il racconto più lungo della raccolta, che parla di sessualità, di omosessualità, di discriminazione e di rabbia. Lo fa spingendo il problema all’eccesso, relegando i protagonisti nella Fattoria dei Froci, una struttura rieducativa dove gli omosessuali vengono riportati “sulla retta via” analizzando cadaveri imbalsamati di donne. Un bellissimo racconto, dove l’assurdo diventa realtà per dipingere una realtà assurda. Se approfondito questo avrebbe potuto benissimo essere un romanzo breve a sé stante.

Di come un’ebrea salvò il Natale

Un racconto un po’ inutile, un esercizio di scrittura fine a sé stesso che dipinge la realtà lavorativa di un grande magazzino in un centro commerciale, con i suoi odi e le sue invidie tramite la scusa del “Natale a sorpresa”.

Citazioni da “Romance”

“Senza offesa per Gesù, i miti non erediteranno la Terra. A giudicare dai reality show, saranno gli sbruffoni a impadronirsi di tutto. I Kardashian e i Baldwin sono specie infestanti. Come il kudzu o le cozze zebra. Che combattano quanto vogliono per il controllo del merdosissimo mondo reale.”

“Essere o non essere. Il dono più grande che Dio ha fatto agli animali sta nel non aver offerto loro scelta.”

“È tutto gratis, purché uno paghi abbastanza.”

“Sapeva che il matrimonio era come quei film le cui poche scene emozionanti sono tutte compresse nei tre minuti di trailer.”

“Era preoccupato perché, ormai, l’unica reazione che aveva di fronte alla bellezza e alla vulnerabilità, era un’erezione.”

“Da giovane, era stato anche lui un’idealista in un mondo corrotto. Non c’era da stupirsi se aveva finito per diventare anche lui non meno corrotto, nonostante la sua corruzione fosse di un tipo nuovo e diverso. Probabilmente questo è il massimo traguardo concesso a ogni nuova generazione: inventare un nuovo tipo di corruzione.”

“Quando si arriva a trent’anni, la vita sta tutta nel fuggire dalla persona che si è diventati per sfuggire alla persona che si è diventati per sfuggire a quel che si era all’inizio.”

“Non si riesce mai a dimenticare quel che si vorrebbe dimenticare né i momenti a cui si vorrebbe sfuggire.”

“Tentare una follia era meglio che non fare nulla. Predicò sussurrando che intraprendere un’iniziativa apparentemente inutile era meglio che arrendersi all’impotenza.”

Trama
6.5
Scrittura
9
Contenuto
7.5
7.7
Una raccolta che procede tra alti e bassi, tra piccoli capolavori e perdite di tempo. Da leggere? Da non leggere? Credo che Palahniuk meriti sempre una possibilità, ma siamo lontani dalle vette di Fight Club e di Gang bang. Ma se vi piacciono i racconti, la raccolta è dignitosa e piacevole e vale il prezzo di copertina.
Reader Rating: (1 Rate)
7.5

Pro

  • La scrittura di Chuck
  • Le trame sempre innovative e al limite dell'assurdo
  • Gli esperimenti di scrittura creativa

Contro

  • Non tutti i racconti sono all'altezza della produzione di Palahniuk
Tagschuck palahniukmondadoriraccontirecensione librirecensione librorecensioni libri
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zorba

Stefano Zorba, pseudonimo di Stefano Filippini, è nato e vive a Brescia. Rapper dal 1999, ha pubblicato cinque album autoprodotti e due con i gruppi Sons of Babel e Fronte Unico. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo "Mi innamoravo di tutto - Storia di un dissidente" con Edizioni AlterNative. Tra le altre cose il pazzo degli Aforismi di un pazzo.

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