Recensione di Tempo assassino di Michel Bussi
Tempo assassino il secondo romanzo di Michel Bussi pubblicato in Italia da Edizioni E/O nel 2016.
Il romanzo si svolge su due piani temporali diversi, uno nel 1989 e l’altro nel 2016; in entrambi la protagonista è Clotilde, ragazza corsa nipote di una delle famiglie più influenti della penisola della Revellata.
Nel 1989, durante una vacanza in Corsica, Clotilde precipita con i genitori e il fratello maggiore in macchina da una scogliera, ed è l’unica sopravvissuta. Nel 2016, ventisette anni dopo, la ragazza diventata donna e madre e torna per la prima volta sui luoghi dell’incidente.
Si ritroverà tra fantasmi e ricordi di una tragedia non ancora superata, che da semplice incidente si trasformerà in assassinio e vendetta. O no?
Michel Bussi è un ottimo scrittore: le sue descrizioni della Corsica sono bellissime e inquietanti, l’isola della Bellezza diventa una bellezza dark, attraente e inquietante, un campeggio sul Mediterraneo il teatro di una tragedia consumata tra passato e futuro.
I personaggi hanno due anime, figlie del cambiamento che ogni persona attraversa in trent’anni di crescita e delle maschere che le persone indossano tra pubblico e privato; sono credibili e interessanti e coinvolgono il lettore in una vicenda privata che attende trent’anni prima di trovare un senso. O giustizia.
L’utilizzo dei due piani temporali, attraverso un espediente banale ma efficace come il diario della protagonista Clotilde, rende la narrazione avvincente e veloce nella lettura.
Una storia complessa, piena di colpi di scena, fatta di mistero, suspence, follia e tradizioni sullo sfondo di una Corsica selvaggia e bellissima.
Citazioni da Tempo Assassino
“La felicità è facile, basta crederci! Le vacanze servono a questo: cielo senza nuvole, mare e sole. Servono a crederci, a riempirsi di illusioni per il resto dell’anno”
“Gli adolescenti peggiori sono quelli che rifiutano lo scontro”
“È una mancanza di rispetto nei confronti della bellezza, quella che non bisogna disturbare e nemmeno condividere, quella che bisogna solo apprezzare. Da soli. La bellezza è un segreto, e parlarne significa violentarla”
“Siamo i guardiani dell’equilibrio che si crea tra l’egoismo di ogni singolo individuo e la follia del mondo”
Visitor Rating: 4 Stars
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