Recensione di Un atomo di Verità di Marco Damilano
Un atomo di verità: Aldo Moro e la fine della politica in Italia è un saggio di Marco Damilano pubblicato da Feltrinelli nel 2018.
Marco Damilano è una persona che stimo molto. In quest’epoca di giornalismo servile e spesso menzognero lo trovo in possesso di un’onesta intellettuale molto rara. Inoltre scrive bene, e anche questo per il giornalismo odierno è più unico che raro.
Quindi quando è uscito questo libro, proprio nel periodo in cui sto scrivendo un romanzo su Moro e le Brigate Rosse, ero molto curioso di sapere cosa ne pensasse lo “spiegonista” di Propaganda Live (nonché direttore de L’Espresso) del sequestro di Moro e dei poteri che si nascondevano dietro le Brigate Rosse.
Purtroppo di questo non ho trovato nulla. Nessuno spunto di riflessione, nessuna rivelazione su uno dei momenti più bui e determinanti della politica italiana.
Il libro parte da una breve biografia di Aldo Moro e continua fino al momento del sequestro; e le conclusioni sono un’analisi abbastanza approfondita ma anche abbastanza banale di come la situazione politica italiana cambi definitivamente dalla mattina dell’8 Maggio 1978 (“L’alba dei funerali di uno Stato”, come dicevano i Modena City Ramblers), quando il corpo senza vita di Aldo Moro viene ritrovato in Via Caetani.
È comunque scritto in modo scorrevole e abbastanza completo per quanto riguarda riferimenti e fonti, e forse è un buon punto di partenza se siete interessati a conoscere meglio la vicenda di Moro, il suo sequestro e la sua uccisione… Ma se già ne sapete abbastanza forse è una lettura che non vi darà nulla di nuovo.
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