Recensione di Nero di Daniele Scalese
Recensione di Nero, un romanzo di Daniele Scalese pubblicato da Eremon Edizioni nel 2017.
Autore: Daniele Scalese
ISBN: 9788889713754
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Eremon Edizioni
Data di pubblicazione: 2017-05-01
Lingua: Italiano
Formato: eBook
Pagine: 172
Goodreads
Anobii
Nero è un romanzo ambizioso. Racconta di Lorenzo, un personaggio come tanti che vive in una qualsiasi metropoli italiana e si sente ingabbiato tra un lavoro subordinato in cui deve sempre essere sottomesso e una storia con una donna che non sa se ama ma che ormai è diventata routine.
Dopo essere stato licenziato alla sua prima “ribellione” lavorativa, Lorenzo imbocca la via dell’autodistruzione: comincia a prostituirsi e scivola lentamente in un “microcosmo torbido e amorale; un microcosmo denso di sesso, denaro e nessuna possibilità di salvezza, al cui interno tutti scopriranno di essere colpevoli”.
È un romanzo ambizioso perché promette di raccontare una storia senza filtri, senza pregiudizi e senza morale, ambientata in una metropoli che è archetipo della metropoli moderna e allo stesso ambientata in una mente che si è persa e che scivola sempre più a fondo nella sua perdizione.
Quello che mi è rimasto è un romanzo che non ha soddisfatto le attese.
Il romanzo è scritto in maniera corretta e anche con un ottimo stile (anche se alcuni dialoghi forse andavano rivisti, come il primo monologo di Loredana decisamente troppo forbito confrontato con il resto dei dialoghi e della narrazione), ma quello che manca è una costruzione più attenta e rivista.
Le descrizioni degli amplessi sono troppo morbidi, soprattutto per un romanzo che racconta di perdizione e amoralità: chiamare “cazzo” il pene e “fica” la vulva avrebbe decisamente migliorato la fruizione del lettore e aumentato la sensazione di qualcosa di sporco e amorale. Magari è solo una mia opinione personale (frutto perlopiù dell’amore che provo per le opere di Henry Miller), ma raccontare di un uomo amorale in maniera corretta e morale sembra un controsenso.
I personaggi sono abbastanza credibili e ben costruiti, ma la narrazione a volte sembra forzata e poco realistica.
Mi sono sembrati molto interessanti i dialoghi tra il protagonista Lorenzo e il suo “Io Nero”; la sensazione è che questi dialoghi avrebbero dovuto essere più approfonditi e centrali all’interno della narrazione, invece che esserne un contorno.
Anche nel contenuto il sessismo che traspare avrebbe potuto essere evitato, o reso più grottesco in modo da prenderne le distanze.
L’autore di Nero, Daniele Scalese
Nato a Taranto nel 1988, Daniele Scalese si forma tra Lecce e Milano tra università e testi di Pessoa, David Foster Wallace e Hunter Scott Thompson.
Collabora con alcune riviste cinematografiche, scrive racconti per un magazine e frequenta una scuola di scrittura creativa.
Apprezza i film di Tarantino, Polanski, Lynch e Park Chan-Wook.
Quando si sente triste, guarda Birdman.
Pro
- Scrittura
- I temi trattati
Contro
- Le scene di sesso
- Alcuni dialoghi, non in linea con lo stile dei personaggi
- Il sessismo che pervade la narrazione