14 Maggio 1974
Mario Sossi manda un messaggio al Presidente Leone
Il postino delle BR si preoccupa che al messaggio venga dato rilievo. Telefona, alle 17:32, al Secolo XIX.
«C’è un messaggio in Via Colombo 1. Pubblicatelo sulla stampa. Non ci interessa sapere quello che pensa la questura. In ogni caso voi vi assumete ogni responsabilità nel caso non avvenga così.»
Sossi, che non teme tanto di essere ucciso dalle BR ma dalle forze dell’ordine manda un messaggio al presidente Leone.
Prima ricorda i motivi giuridici che potrebbero consentire di liberare gli otto della 22 Ottobre, poi ribadisce che qualsiasi atto di un sostituto procuratore fa legalmente capo a chi dirige l’ufficio.
Si lamenta poi di non aver mai ricevuto adeguata protezione dallo Stato, e si augura che il Presidente della Repubblica, capo dello Stato e della Magistratura possa richiamare chi di dovere alla sua responsabilità.
Ma una nota del Quirinale risponde che «il presidente della Repubblica non può che riconfermare la dignità dello
Stato e delle istituzioni». Il procuratore Coco dichiara allusivo: «È tutta una questione di serenità mentale».
Grazia Sossi commenta:
“Sono abbandonata da tutti. Lo Stato ha condannato a morte mio marito”
Intanto prende le mosse una manovra organizzata dall’Ufficio affari riservati del Viminale e dai carabinieri. Alcuni giornali pubblicano servizi su un ex frate francescano, tale Silvano Girotto, guerrigliero rivoluzionario già attivo in America latina col nome di “padre Leone”. Il settimanale neofascista “Il Candido” e il quotidiano missino “Il Secolo d’Italia” affermano che il «guerrigliero Girotto» sarebbe il solo in grado di «intervenire presso le Br per ottenere la liberazione di Sossi», essendo lui già in contatto con le BR.
La signora Sossi, dalle pagine del quotidiano di destra “Il Tempo”, chiede di avere un contatto con il sedicente ex frate guerrigliero. È l’inizio di una manovra che nel giro di pochi mesi porterà all’arresto di Curcio e Franceschini, ma non di Mario Moretti.
Web
Testi
- Pino Casamassima, Il libro nero delle Brigate Rosse
- Sergio Flamigni, La sfinge delle Brigate Rosse. Delitti, segreti e bugie del capo terrorista Mario Moretti.
- Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
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