Aprile 1970
Mario Moretti si trasferisce in Via Ande, 15 a Milano.
La decisione avviene in seguito alla nascita del primo figlio nella Comune di Via Stuparich; a detta di Moretti la scelta è dovuta al fatto che il CPM parla troppo e agisce poco. Giustificazione strana, visto che stanno cominciando a circolare le prime avvisaglie di clandestinità: Feltrinelli si è già dato alla macchia creando i GAP, e Corrado Simioni sta censendo individualmente compagni della CPM che possono essere interessati ad entrare in un apparato di guerriglia urbana altamente compartimentato e clandestino, chiamato “Zie Rosse“.
Probabilmente la causa è la vicinanza con la casa dei suoceri (non più di 100 metri).
Certo è che Moretti si trasferisce in questa piccolissima via chiusa (16 numeri civici) dove abitano il capo dell’Ufficio Politico della Questura Antonino Allegra (quello presente alla morte di Giuseppe Pinelli) e un ambiguo personaggio, ex partigiano: Roberto Dotti, che nel 1974 il periodico filo-BR “Controinformazione” definirà:
“Ex infiltrato della Cia nel PCI, scoperto e espulso dal partito diversi anni fa”
Inoltre nello stesso palazzo dei suoceri, a un centinaio di metri dalla nuova casa di Mario Moretti, si trova l’ufficio di Luigi Cavallo, conoscente di Roberto Dotti e altro grande collaboratore di Edgardo Sogno.
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